Davide Venturi
Davide Venturi, “ragazzo” del ’67 di umili origini, sin dalla prima infanzia manifesta un disagio nell’affrontare l’esistenza quotidiana. Cerca ossessivamente risposte che non trova, dalle quali scaturiscono altre domande che lo trascinano nel gorgo del disorientamento concettuale. All’età di sei anni si aggrappa a una prima certezza: il dubbio, che diventa compagno inseparabile del suo difficile cammino verso una conoscenza che gli appare ineffabile. L’incontro con Fanciullacci dà luogo a un improbabile sodalizio artistico e complica ulteriormente le cose: da consumato mestierante della scrittura, per la prima volta impugna la penna anche per passione.
Da questo insolito connubio transgenerazionale nasce un romanzo che fotografa un pezzo di vita casualmente ambientato a Bologna, che sarebbe stato sostanzialmente lo stesso in qualsiasi altra città, a New York come a Napoli.